Durante marzo e aprile 2020 le attività commerciali al dettaglio in Italia hanno subito un fermo dovuto alle misure imposte dal governo per il contenimento dell’epidemia di Covid-19. Questo è un articolo scritto per illustrare l’attività svolta da un mio cliente, New Bike, per riuscire a mantenere il “contatto” con i suoi clienti e con tutti coloro che si sono ritrovati a pedalare fra le quattro mura.
Cristian, 51 anni, negoziante, preparatore atletico e mental-coach della provincia di Reggio Emilia, ha affrontato la sfida del COVID-19 mettendo “sui rulli” l’esperienza maturata in anni di attività, condividendola sul canale YouTube della sua attività, New Bike..
“Non sono nessuno, sono solo uno che ha fatto della sua passione della bici il suo lavoro. E mi sono sentito in dovere di migliorare di un poco il mondo attorno a me, condividendo la mia passione e le mie conoscenze. E i messaggi di chi mi segue mi stanno riempiendo di soddisfazione.”
Anche l’attività sportiva, a qualsiasi livello, si è ritrovata “chiusa in casa”, confinando tutti – dagli atleti professionisti agli amatori – ad un esercizio tra quattro mura piuttosto alienante, soprattutto per la mancanza di quella socialità, di quel contatto fisico, di quelle chiacchiere da spogliatoio che fanno dello sport una attività fondamentale per il benessere dell’essere umano, non solo fisico ma anche emotivo.
“Quando mi è stato comunicato che non potevo più tenere aperto il negozio, non potevo più svolgere le attività che da anni svolgo, mi sono chiesto: come posso continuare a supportare quello che ho creato insieme ai miei collaboratori di sempre? Come posso condividere le mie conoscenze acquisite in tutti questi anni nel campo del training ciclistico e del coaching senza interagire fisicamente con le persone? Come posso aiutare i ciclisti amatoriali e non che ora si ritrovano confinati fra le quattro mura?”
Cristian guarda fuori dal suo negozio in provincia di Reggio Emilia, la serranda abbassata, la strada vuota. Sono ormai venti anni che insieme alla moglie gestisce una attività di vendita di bici e accessori per la bici. Ma non solo.
“Volevo fare della mia passione un lavoro, per riuscire a trasferire questa mia passione a più persone possibili. Ho aperto un negozio di biciclette, ho creato un team ciclistico, ho fatto diversi percorsi formativi e ad oggi sono arrivato ad essere un preparatore sportivo, nonché mental-coach specializzato negli sport di endurance. Sono ancora uno sportivo ed ho i miei obiettivi agonistici sempre ben chiari in mente.”
“Nel coaching si parla spesso di “obiettivi ben formati”, ma oltre a quelli penso sia necessario e fondamentale avere sempre stimoli nuovi, mentali e fisici.
Solo in questo modo possiamo trovare sempre la motivazione e la spinta al superamento dei nostri limiti.
Questa reclusione forzata ci impone da un lato di mantenere il più possibile i nostri ritmi “quotidiani”, quelli del pre-COVID19 per intenderci.
Dall’altro lato, è necessario riuscire a trovare sollecitazioni per non cadere nell’apatia, e penso che questa sia la cosa più difficile da mettere in pratica, visto le condizioni attuali.”
“La domanda che mi sono fatta è stata: come posso io riuscire a proporre stimoli nuovi, concetti nuovi, motivazioni nuove, percorsi allenanti nuovi e al contempo mantenere viva quella socialità, quelle relazioni interpersonali e quelle interazioni con altri individui che fino a qualche tempo fa potevano apparire scontate e a volte fastidiose, ma che oggi invece sono quello che ci rendono la giornata più sopportabile?”
“Gli strumenti a mia disposizione erano i social, da tempo utilizzati per proporre i nostri servizi, e per condividere suggerimenti sulla manutenzione della bici e sulla tecnica ciclistica.
Ho quindi pensato che condividere la mia esperienza di trainer e di mental coach in diretta su YouTube potesse essere il metodo migliore per stare vicino e per aiutare i membri del team del negozio e chi ci seguiva già.
Ma non mi sarei mai aspettato un risultato del genere, arrivando a coinvolgere persone da tutta Italia e anche italiani che vivono all’estero.”
“Ogni settimana propongo 6 allenamenti in diretta su YouTube: una sana fatica, spontaneità e genuinità nello svolgimento gli esercizi proposti, allenamenti sempre diversi che stimolano corpo e mente e interazioni con persone vere, dovreste leggere i messaggi in chat ..sono veramente esilaranti!
Quello che vorrei fare comprendere, è che io mi sto allenando insieme a chi mi guarda, e che in primis io sono un ciclista: la fatica è la stessa, le sfide sono le stesse, i problemi anche legati al quotidiano sono gli stessi. Parlare durante le dirette è faticoso, non uso la musica di sottofondo perché vorrei lasciare la libertà ad ognuno dei partecipanti di decidere che musica utilizzare. Oppure di fare “quattro chiacchiere” con me. Come in una vera uscita in bici”
“Forse 6 giornate di allenamento ed una di riposo potrebbero sembrare eccessive agli occhi di un ciclista amatoriale. Ma la bellezza di questo tipo di “attività online” è che ognuno è libero di gestire gli allenamenti come vuole, e quando vuole. Ovvio che il “fascino della diretta” è indiscusso: sapere che ti stai allenando insieme ad altre persone è più stimolante, come pure la possibilità di chiacchierare in real time e magari anche prendersi un pò in giro. Serve a diminuire la percezione dello sforzo, allentare la tensione e “fare gruppo”.”
“Sono servite una decina di lezioni prima di riuscire ad esporre “a modo mio” ed a trasformare i concetti e le preparazioni che normalmente uso con il singolo atleta, da un contesto personalizzato ad un contesto multiplo.
Ho dovuto rielaborare tutto e renderlo fattibile a qualunque sportivo/ciclista, con le più diverse caratteristiche e con i più diversi attrezzi di bike indoor che spaziano dai mezzi più semplici tipo le cyclette ai mezzi più tecnologici ed hi-tech.
Tutto questo mi dà una forte motivazione nel continuare a vedere, cercare e scavare continuamente dentro di me alla ricerca del positivo del divertimento e del possibile senso a tutto ciò che stiamo vivendo in questo periodo COVID.”
“Anche io ho momenti in cui mi chiedo il senso di tutto quello che sta accadendo, mi demoralizzo e vedo un grandissimo punto interrogativo sul futuro di questo negozio, e di questa economia. Quando questo accade rileggo i messaggi di chi mi sta seguendo in questo viaggio, come quello di Matteo di Bologna, che ammetto mi ha commosso e continua a commuovermi.
Ormai sei diventato una star……dell’indoor cycling…….
Tra un po’ sarai anche sui principali quotidiani sportivi…..
E….non c’è nulla da dire, la tua semplicità, il tuo impegno e soprattutto la tua costanza unita alla voglia di trasmettere il sentimento che hai dentro che si traduce in una passione unica per la bici intesa in tutte le sue sfaccettature, fanno di te un’icona che mai avrei pensato…..
Le tue lezioni entrano nel cuore e nel corpo degli appassionati, trasportate dal sentimento e passione che impieghi in tutto questo…….
Non esistono elogi o parole per ringraziarti, ma mi permetto di dirti solo questo…..
Il compianto De Zan avrebbe detto….
Chapeau caro Cristian 👍🏻😊
“Non sto dicendo che una pandemia di questa portata abbia un senso, ma ognuno di noi ha il potere e forse il dovere di cercare di migliorare di un poco il mondo che ha intorno a sé e se tutti facessimo questo grande sforzo, potremmo arrivare al momento nel quale ritorneremo ad avere la giusta normalità intorno a noi, vivendo i giorni che ci separano da quella meta in modo più sereno e felice.
Io ci metto del mio, tu cosa potresti fare?”